20 Dicembre 2024

Ambiente: canone del demanio idrico, approvate le modifiche alla legge

L’atto, illustrato dalla presidente della commissione Territorio e ambiente, Lucia De Robertis (Pd), è stato approvato senza discussione nel corso della seduta notturna

Comunicato stampa n. 1326
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Firenze – Subito la conclusione delle operazioni di voto sul Bilancio di previsione della Regione, il Consiglio regionale ha approvato, senza discussione, dopo l’illustrazione della presidente della commissione Territorio e ambiente, Lucia De Robertis (Pd), le modifiche alla legge per la normazione del canone del demanio idrico. Hanno votato a favore il Pd e Italia Viva, si è astenuto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi.

“Con questa proposta di legge – ha spiegato De Robertis – si interviene ulteriormente sulla normazione del canone del demanio idrico dovuto dai gestori del servizio idrico integrato e dagli enti locali per le interferenze, le opere e le infrastrutture viarie che hanno con i corsi e le aree afferenti al demanio idrico; la proposta oggi all’esame del Consiglio ha sostituito una precedente iniziativa della Giunta regionale, così da recepire parte delle proposte e dei suggerimenti pervenuti”.

Questa materia, ha spiegato ancora la presidente, “è già stata regolata da tre provvedimenti legislativi regionali: le leggi 77del 2016, 57 del 2017 e 50 del 2021, finalizzati a mettere in regola, per quanto possibile, il complesso quadro dell’utilizzo, da parte dei gestori del servizio idrico integrato e degli enti locali, del demanio idrico regionale”.

In tale contesto si inserisce la scelta operata dal legislatore regionale di promuovere la sottoscrizione di specifici accordi per la regolarizzazione, ancorché in via presuntiva, di tali interferenze per il periodo pregresso intercorrente con il passaggio delle competenze demaniali alla Regione.

Sul fronte della regolarizzazione delle interferenze delle opere viarie degli enti locali, “la proposta di legge, accogliendo le richieste di ANCI e UPI, disciplina l’esercizio provvisorio degli attraversamenti per i quali emerga la non sussistenza della compatibilità idraulica, fermo restando l’utilizzo in sicurezza”, ha spiegato De Robertis. “E definisce un costo annuale diciamo simbolico per la regolarizzazione di ogni singolo attraversamento: cifra di 2 euro ad attraversamento per anno per un massimo di cinque annualità pregresse.

Ricordiamo inoltre che con la modifica al Regolamento 60/R/2016, su cui la commissione Ambiente e territorio ha espresso parere positivo nella seduta del 10 dicembre, viene disposta l’esenzione del pagamento di tale canone per gli enti locali”. In accordo con l’Assessorato, attraverso un emendamento che è stato presentato in aula, si è deciso di recepire l’ulteriore richiesta di ANCI/UPI per la riduzione del costo annuo per singolo attraversamento da 20 euro a 2 euro e per ridurre il numero massimo di annualità da 10 a 5.

In tema di regolarizzazione delle interferenze dei gestori del servizio idrico integrato, la proposta di legge introduce alcuni correttivi allo strumento degli accordi di regolarizzazione delle concessioni, per renderli più facilmente applicabili. Viene posta una durata al termine di validità degli accordi sottoscritti nel 2021, prevedendo una durata di cinque anni, rinnovabile per ulteriori cinque anni. Periodo nel quale i gestori sono tenuti a regolarizzare le interferenze che, con un lavoro di ricerca sul campo, dovrebbero far emergere volontariamente.

Da segnalare, inoltre, quanto emerso nel corso delle audizioni che la IV commissione ha svolto sulla presente proposta di legge, circa la non ricaduta in tariffa del costo delle regolarizzazioni, come precisato dall’autorità nazionale di regolazione del settore, Arera.

La IV commissione consiliare aveva espresso parere favorevole a maggioranza su questa proposta di legge nella seduta di martedì 10 dicembre.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana