18 Gennaio 2022

Ambiente: Ente acque umbre toscane, sì a bilancio d’esercizio 2020

Licenziata a maggioranza, in Aula, la proposta di delibera illustrata dalla presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti (Pd)

Comunicato stampa n. 0023
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Firenze – Sì a maggioranza al bilancio di esercizio 2020 dell’Ente acque umbre toscane. La proposta di delibera, approvata a maggioranza con 19 sì e 12 no in Aula, è stata illustrata da Ilaria Bugetti (Pd) presidente della commissione Sviluppo economico. Bugetti ha ricordato le attività svolte da Eaut. “L’Ente – ha detto –  segue tutta la parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo, distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole che in base ad un accordo tra Regione Toscana e Umbria, oltreché la progettazione e l’attrazione degli interventi in materia di manutenzione delle opere pubbliche sempre irrigue, modifica idraulici e infrastrutturale”.

Il bilancio d’esercizio 2020 dell’Ente acque umbre toscane (Eaut) presenta un valore di produzione pari a 4milioni e 282mila euro a fronte dei 4milioni e 991 dell’anno precedente con una contrazione superiore al 15per cento e con costi di produzione pari a 3milioni e 988mila a fronte dei 4milioni e 808mila del 2019 con un avanzo di esercizio pari a 29mila 848 euro che viene destinato all’incremento del patrimonio netto. Il valore di produzione, così come i costi di produzione sostenuti, evidenziano uno scostamento rispetto al bilancio di previsione giustificato dalle difficoltà e rallentamenti che la pandemia ha provocato nella realizzazione dei lavori pubblici di cui l’Ente è attuatore. Riguardo alle gestioni irrigue i risultati conseguiti sono, invece, in linea con le previsioni. Viene comunque raggiunto l’equilibrio di bilancio. Il direttore dell’Ente Andrea Canali aveva fatto presente in commissione come la contrazione fondamentale si sia avuta nelle spese generali per le opere pubbliche, di circa il 50per cento, “576mila euro a fronte del milione e 168 del 2019” e questo “si spiega -aveva detto perchè c’è stato un fermo dei cantieri di 82 giorni e poi alla ripresa c’è stata difficoltà nel reperimento dei materiali e speculazione internazionale sulle materie prime”.  E ancora, “l’effetto della pandemia ha fatto si che il prezzo di vendita dell’energia elettrica sia stato dimezzato – aveva precisato il direttore- e quindi abbiamo avuto una contrazione del 35per cento sulle entrate. Sull’erogazione della risorsa idrica per l’irriguo, sempre correlata alla stagionalità, anche qui c’è stato l’effetto pandemico ma sensibile nei confronti delle attività private con una diminuzione del 30per cento,  non nei settori di distribuzione pubblica che rimangono invariati”. Per l’idropotabile, è stato fatto presente che in Toscana c’è stata una contrazione del 5% per la diminuzione delle attività turistiche.

Si è reso noto, inoltre, che c’è stata la stabilizzazione dei criteri tariffari per l’erogazione di acqua idropotabile. Riguardo alle opere si è fatto presente che “i 68milioni e 300mila che dovevano partire nel 2020per il sistema Montedoglio non sono partiti perché il Ministero dell’ambiente diciamo ‘non ha evaso la pratica’ ma il 30 giugno 2021 la cosa è andata a buon fine, abbiamo già appaltato un primo lavoro nell’avello idraulico della Valdichiana per 24milioni” e poi “altri 15milioni di lavori nella Valdichiana senese e in parte aretina”.

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