10 Ottobre 2024

Ambiente: Ente Acque umbre e toscane, sì a bilancio d’esercizio 2023

La commissione presieduta da Gianni Anselmi (Pd) ha dato parere favorevole a maggioranza Pd, con astensione di Lega e M5S, alla proposta di delibera. I ricavi da vendite e prestazioni sono di 4milioni e 940mila euro con costi pari a 4milioni 955 mila euro e un utile le di esercizio di 32mila740 euro

Comunicato stampa n. 0994
Stampa/Salva
Condividi

di

Firenze- Parere favorevole al bilancio d’esercizio 2023 di Ente Acque umbre e toscane, in commissione Sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Il parere è stato dato a maggioranza Pd con l’astensione di Lega e Movimento 5 stelle.

L’Ente si occupa della gestione delle dighe di Montedoglio, Sovara, Chiascio e Calcione e di parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo, distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole che in base ad un’intesa tra Regione Toscana e Umbria dell’ottobre 2011, ratificata con legge regionale toscana n. 54 sempre dello stesso anno.

Nel merito del bilancio è entrato il direttore Andrea Canali: “I ricavi da vendite e prestazioni – ha detto – sono di 4milioni e 940mila euro con costi pari a 4milioni 955 mila euro e un utile le di esercizio di 32mila740 euro. I ricavi – continua – si dividono in due gruppi, quelli generati dalla nostra attività e quelli di recupero per la realizzazione di opere pubbliche, per le quali ci viene riconosciuto un milione e 810mila euro per un totale di lavori superiore ai 15milioni”.

Tra i lavori che sono stati eseguiti, Canali ha citato “il completamento dell’anello idraulico di  adduzione della diga di Montedoglio per diverse decine di milioni di euro” e poi, “altri lavori di minore entità economica correlati all’acquedotto di Chiusi con la realizzazione di una condotta per portare acqua a Chiusi da un lago di compenso” e ancora, “lavori importanti legati alla diga del Calcione, a Lucignano che stiamo ristrutturando con un finanziamento di 13milioni” e “la sua interconnessione con Montedoglio per portare acqua nel senese”.

Riguardo alla rivendita di energia elettrica “nel il 2023 abbiamo avuto un ricavo di 334mila euro”, “si tratta di un valore in crescita per due motivi, perchè siamo in una fase in cui abbiamo la possibilità di invasare i livelli più alti con una maggiore produzione in termini di megawatt” e “per l’aumento del prezzo di vendita dell’energia”. Il ricavo, invece, dalla vendita della risorsa idrica è stato di “2milioni e 900mila euro dei quali meno di 100mila euro dalla diga Calcione che ha produzione ridotta per impianto vetusto” e i restanti “2milioni e 800 da Montedoglio”.

Canali ha poi, aggiunto “nel 2023 sono stati 13milioni i metri cubi di acqua erogata” mentre riguardo all’”idropotabile i valori di volumi erogati sono stabili attorno ai 9milioni e mezzo di acqua”. Infine, il direttore ha parlato del fondo rischio che “alimentiamo sia per manutenzione straordinaria, o per tfr per dipendenti, o per eventuali spese per contenziosi”.

Il neopresidente dell’Ente Simone Viti ha ricordato che l’Ente “nato nel 1960 per la bonifica della Valdichiana, poi ha avuto sviluppi nel settore agricolo e idropotabile e adesso è vigilato da Toscana e Umbria”.  “Adesso – ha concluso- gestiamo le infrastrutture e le manuteniamo seguendo le indicazioni delle due regioni”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana