Istituzioni: riforma Consiglio autonomie locali, audizioni in commissione Affari istituzionali
Nella seduta di oggi sentiti Anci Toscana e Upi Toscana sulla proposta di legge d’iniziativa dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale
Firenze – La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd) ha tenuto questa mattina l’audizione di Anci Toscana, l’Associazione dei Comuni, e Upi Toscana, l’Unione delle Province, in merito alla proposta di legge per una disciplina del Consiglio delle autonomie locali della Toscana, sulla quale la prima commissione esprime parere referente.
La proposta di legge d’iniziativa dell’Ufficio di presidenza vede come primo firmatario il presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo. Risponde all’esigenza di riformare la disciplina del Consiglio delle autonomie locali, per una semplificazione funzionale e procedurale e per un potenziamento della rappresentanza territoriale e del ruolo delle autonomie locali nel procedimento legislativo.
Sono intervenuti il direttore di Anci Toscana, Simone Gheri, il presidente di Upi Toscana, Gianni Lorenzetti e il direttore Ruben Cheli. Nell’illustrare le esigenze e le proposte, tutti hanno chiesto, concordemente, di arrivare prima possibile all’approvazione della nuova disciplina. Il presidente Bugliani ha confermato l’intenzione di inserire in calendario la discussione e approvazione della proposta di legge già nelle prossime sedute della commissione, rendendosi disponibile a convocare un’ulteriore seduta ad hoc entro il 15 ottobre, “qualora emergano ragioni politiche per arrivare a una celere approvazione dell’atto”, al fine di arrivare alla conclusione dell’iter e portare la riforma all’esame del Consiglio regionale.
Il Consiglio delle autonomie locali svolge un’importante funzione di attuazione statutaria, garantendo la rappresentanza degli enti locali e il loro concorso alla formazione della volontà del Consiglio regionale mediante proposte e consultazioni. Nasce per favorire l’intervento diretto degli enti locali nei processi decisionali della Regione e attuare il principio di raccordo e consultazione permanenti tra Regione ed enti locali.
La proposta di legge prevede la conferma del sindaco metropolitano, dei sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e presidenti delle province come componenti di diritto del Cal; per rafforzare la rappresentanza dei territori, si introduce la designazione di 30 componenti
elettivi da parte delle Assemblee dei sindaci e della Conferenza metropolitana, nel rispetto di ambiti territoriali; sono previsti quali componenti del CAL i sindaci di tre Comuni con
popolazione inferiore a 5mila abitanti, designati da Anci Toscana. Si prevede la presenza alle sedute degli assessori regionali competenti. Per incrementare l’efficienza del sistema di rappresentanza degli enti locali nella Regione e garantire un’efficace modalità di raccordo tra gli stessi enti locali ed il Consiglio regionale, si prevede la possibilità di stipulare accordi.