Corecom: controversie telefoniche, dal seminario di Firenze impulso a informazione e alfabetizzazione digitale
A palazzo del Pegaso ‘Che fa, concilia?’, giornata dedicata al tema con Agcom e dieci Corecom di altre Regioni. Mazzeo: “In Toscana avviate buone pratiche, già aperti spazi e sportelli per i cittadini”. Meacci: “Sentiamo la responsabilità di raggiungere tutti i cittadini, la telefonia è un diritto universale”. Prossimo obiettivo: un accordo con Anci per una presenza più capillare nei territori
Firenze – Risoluzione delle controversie telefoniche e alfabetizzazione digitale: il Corecom della Toscana ha organizzato un seminario nazionale, in corso nella giornata di oggi, venerdì 20 settembre 2024, a palazzo Bastogi, una delle sedi del Consiglio regionale, su un tema che tocca da vicino gran parte della cittadinanza. ‘Che fa, concilia?’, questo il titolo scelto per l’iniziativa organizzata con Agcom, l’Autorità nazionale per le garanzie nelle comunicazioni, rappresentata dal vice segretario Nicola Sansalone. L’incontro ha visto la partecipazione di dieci altri Corecom regionali.
“Queste iniziative servono a dare risposte ai cittadini”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, che è delegato della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali ai rapporti con i Corecom. “Esistono nella pubblica amministrazione delle buone pratiche e quando esistono bisogna raccontarle. Questa è una di quelle da far conoscere sempre più a tutti i cittadini. Da un lato è giusta la competizione tra gli operatori, dall’altro si deve dare la possibilità ai cittadini di accedere ai migliori servizi al prezzo più corretto e far sapere che esiste un luogo, il Corecom, dove le controversie, specie quelle telefoniche, possono essere gestite, valutate e possa essere data risposta, evitando un contenzioso legale”.
Mazzeo ha quindi voluto mettere in evidenza l’azione sul territorio avviata dal Corecom della Toscana: “In questi anni abbiamo scelto di andare nei territori, il nostro Corecom l’ha fatto, aprendo spazi, sportelli per permettere ai cittadini di avere un contatto maggiore di prossimità. Questo ha fatto crescere gli accessi. Dare a tutti gli strumenti per fare in modo che la tecnologia non limiti i diritti. Dietro questo lavoro c’è un pezzo di democrazia che merita di essere tutelata, mettendo la persona al centro di ogni nostra azione”. Il presidente ha infine ringraziato “Agcom, con cui abbiamo costruito rapporti di effettiva collaborazione, fatta di grande disponibilità a lavorare insieme. Apprendo con favore che tutte le Regioni hanno sottoscritto i nostri accordi. E ringrazio anche tutti i Corecom che oggi sono qui”.
Hanno aderito e partecipato al convegno i Comitati regionali per le comunicazioni di Puglia, Emilia-Romagna, Friuli, Molise, Piemonte, della Provincia autonoma di Bolzano, di Sicilia, Umbria, Val d’Aosta e Veneto. La mattinata è stata dedicata all’esposizione delle relazioni di Enrico Maria Cotugno (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) e Antonio Maria Marzocco (Università della Campania). Nel pomeriggio, incontro tecnico tra l’Agcom, i Corecom e gestori telefonici sulle conciliazioni e le definizioni delle controversie telefoniche
“Questo seminario nazionale organizzato insieme ad Agcom affronta un tema di grade rilevanza – ha detto il presidente del Corecom Toscana, Marco Meacci –: far conoscere i servizi del Corecom e in questo caso specifico la questione delle conciliazioni. Nel 2023 oltre 4mila 900 istanze, oltre l’80 per cento giunge a un accordo. Attraverso questa opera a titolo gratuito restituiamo oltre mezzo milione di euro a cittadini e imprese (a cui si devono aggiungere 222mila 353 euro relativi alle definizioni delle controversie, ndr), grazie agli indennizzi che riescono ad ottenere. C’è un tema generale di alfabetizzazione e formazione digitale e, accanto a questo, l’invito alla cittadinanza a fare attenzione ai tentativi di truffa messi in atto da chi si spaccia per consulente Corecom: abbiamo già fatto diverse denunce in proposito”.
Nel suo intervento in apertura dei lavori, Meacci ha ricordato i buoni risultati di ‘Conciliaweb’, la piattaforma online attraverso la quale è possibile rivolgersi al Corecom, gratuitamente, per tentare di risolvere le controversie tra utenti e gestori dei servizi di telecomunicazioni (telefonia, internet, pay-tv). “Dal 2018 ha indubbiamente prodotto effetti positivi nell’ambito delle controversie con i gestori telefonici. Ha consentito ai cittadini di tutta Toscana di utilizzare il servizio di conciliazione senza doversi recare a Firenze; ha permesso di affrontare e superare il lockdown per la crisi pandemica e ha consentito ai Corecom di garantire un servizio importante; ha consentito alla Agcom, ai Corecom e ai gestori, di cogliere dove si insinuassero le cause che generavano il problema ‘risolvibile’ ancora prima che sfociasse in una controversia; in ultimo, ha permesso di porre in atto misure volte a controllare e regolare l’attività dei soggetti terzi (avvocati e commercialisti) che possono presentare istanza in nome e per conto dell’utente ed indirizzare le associazioni di consumatori ad utilizzare il canale privilegiato della conciliazione paritetica attivata proprio in virtù di protocolli d’intesa sottoscritti tra le associazioni di consumatori e l’azienda”.
Proprio grazie ai risultati raggiunti attraverso ‘Conciliaweb’, ha proseguito Meacci, “il Corecom della Toscana è passato da 9mila 372 istanze ricevute nel 2020 alle 4mila 905 del 2023 (nel primo semestre 2024 sono 2mila 326, per un valore economico complessivo di 468mila 270 euro di rimborsi e indennizzi delle conciliazioni concluse, ndr). La riduzione del numero delle istanze, per effetto, ha fatto sì che giungessero in conciliazione le questioni più complesse, di difficile risoluzione per valore o per problematiche tecniche sottese alla controversia”.
Quanto alla necessità di alfabetizzazione digitale “è questione tra le più importanti oltre alla effettiva conoscenza del servizio offerto dai Corecom. Come Corecom – ha spiegato Meacci – sentiamo la responsabilità di raggiungere tutti i cittadini perché il servizio di telefonia è un diritto universale. Ed è per questo che è nostra intenzione avviare una stretta collaborazione con gli Urp dei Comuni della Toscana per consentire agli utenti di rivolgersi a questi sportelli per ricevere assistenza necessaria nella compilazione delle istanze e seguirne l’andamento”. È stato proprio su questo punto che è stata raccolta una proposta dell’Agcom, riguardo a “un vecchio progetto di cercare un accordo con Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni, ndr)”, come ha spiegato Enrico Maria Cotugno, per puntare a un’azione più capillare nei territori. “In Toscana ci metteremo subito al lavoro in questa direzione”, ha risposto Marco Meacci, raccogliendo subito l’apertura del presidente del Consiglio regionale, Mazzeo.
Le dichiarazioni in video
La dichiarazione del presidente del Corecom, Marco Meacci
La dichiarazione del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo
La dichiarazione del vice segretario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Nicola Sansalone
La dichiarazione di Enrico Maria Cotugno, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
La galleria fotografica