11 Settembre 2024

Ambiente: Giani, non ci sono le condizioni per tassare emissioni sonore aeromobili

Il presidente della Giunta ha risposto all’interrogazione del consigliere Giovanni Galli (Lega) sull’imposta che ha lo scopo di risarcire i cittadini che subiscono l’impatto acustico

Comunicato stampa n. 0862
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Firenze – “Non ci sono le condizioni per poter determinare un’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili. Le valutazioni tecniche e di interpretazione normativa degli uffici ci hanno portato a ritenere di non poter stabilire questa tassa”.

Così il presidente della Regione Eugenio Giani ieri pomeriggio (martedì 11 settembre) ha risposto all’interrogazione del consigliere Giovanni Galli (Lega) in merito all’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili e sulle motivazioni per cui non è stato utilizzato questo strumento in favore dei cittadini come risarcimento dei disagi subiti.

Galli ha precisato che la legge 342/2000 istituisce l’imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili e che stabilirla o meno spetta alle regioni a statuto ordinario nell’ambito della loro autonomia. “Non richiederla – ha detto – è stata dunque una decisione della Regione Toscana”. Rivolgendosi a Giani ha poi aggiunto: “Non vedo perché, nell’eventualità di questa disponibilità, la Regione non pensi a introdurla, visto che è una tassa che non va a colpire i cittadini, ma chi effettua le emissioni sul territorio. Gli introiti che ne deriverebbero sono vincolati soprattutto a risarcire chi è danneggiato da questi rumori e a intervenire sulle abitazioni per insonorizzarle. La invito dunque a prendere in considerazione questa possibilità, considerando che gli aeroporti sono già dotati di attrezzature per rilevare le emissioni acustiche”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana