Autorità di partecipazione: continuare a garantire risorse adeguate
Approvata a maggioranza in commissione Bilancio la proposta di risoluzione sulla Relazione attività 2023
di Angela Feo
Firenze – Licenziata con voto favorevole a maggioranza dalla commissione Bilancio e Affari istituzionali, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), la proposta di risoluzione che esprime “apprezzamento per l’attività svolta e per i risultati conseguiti dall’Autorità regionale per la Garanzia e la Promozione della partecipazione”. L’atto, che ora passa all’esame dell’Aula, ha ottenuto i voti favorevoli di Pd e Italia Viva, mentre la Lega si è astenuta.
La proposta di risoluzione approva la Relazione delle attività svolte nell’anno 2023 e ribadisce l’impegno a completare il percorso di revisione della legge regionale 46/2013 (sul dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione); a continuare a garantire lo stanziamento di risorse finanziarie adeguate, anche per l’attivazione di percorsi partecipativi su tematiche di specifico interesse individuate con apposito avviso da parte dell’Autorità; ad avviare una riflessione utile alla revisione della disciplina del dibattito pubblico regionale, al fine di garantire coerenza con le disposizioni del decreto legislativo 36 del 2023. Inoltre, a seguito delle dimissioni di un componente, impegna il Consiglio regionale a procedere a una nuova nomina per ricostituire l’Autorità.
A illustrare la Relazione di attività alla Commissione è stato Andrea Zanetti, componente dell’Autorità, che ha evidenziato come nel 2023 siano state 24 le richieste di sostegno per processi partecipativi locali, delle quali 20 finanziate. In particolare, le candidature provengono per l’88 per cento da enti locali, per l’8 per cento dalle scuole, per il 4 per cento da cittadini, mentre nessuna domanda è pervenuta da imprese. Inoltre, è stato evidenziato come “la presentazione di proposte progettuali da parte dei Comuni più piccoli risulta ancora poco presente, soprattutto a causa della difficoltà di reperire personale interno dedicato a seguire i processi partecipativi con continuità e programmazione”. “Per questo – ha detto Zanetti – riteniamo che occorra creare un percorso di formazione strutturato e continuativo per dipendenti pubblici di enti locali di minori dimensioni”.
Zanetti ha infine sottolineato come sia necessaria un’armonizzazione legislativa “rispetto ai tanti strumenti partecipativi che si sono consolidati nella Regione negli ultimi 10 anni” e una revisione della normativa sul dibattito pubblico che contiene indicazioni di carattere tecnico non più allineate alle prescrizioni nazionali ed europee che rischiano di creare conflitti di competenza.