Sanità: farmacie dei servizi, in commissione illustrata proposta di legge e avviate audizioni
Raccolte le osservazioni di Federfarma e Cispel. Nelle prossime sedute proseguiranno gli approfondimenti
di Angela Feo
Firenze – La proposta di legge che disciplina i nuovi servizi erogati in Farmacia è stata uno dei punti al centro della seduta della commissione Sanità, che si tenuta questa mattina (martedì 28 maggio) e che si è aperta con un minuto di silenzio in memoria del consigliere regionale Massimiliano Pescini, scomparso sabato scorso. Il presidente della commissione lo ha ricordato come un amico e un compagno di avventura.
Nel corso dei lavori, in cui il direttore dell’Assistenza farmaceutica e dispositivi della Regione Toscana ha illustrato il testo della proposta di legge, sono stati anche auditi il presidente e il coordinatore Farmacie di Cispel e il presidente di Federfarma Toscana.
L’atto va a modificare la legge regionale 16/2000 allo scopo di adeguarla al decreto legislativo 153/2009, che per primo ha introdotto il concetto di “farmacia dei servizi”, e alle normative nazionali susseguitesi nell’arco degli ultimi 15 anni. Esse, infatti, consentono già alle farmacie di erogare prestazioni che vanno dalla diagnostica strumentale ai servizi cognitivi, erogate già oggi dal 40 per cento delle strutture toscane. La Regione stessa, è stato ricordato, ha utilizzato le farmacie per l’attivazione delle tessere sanitarie, per le vaccinazioni covid e anti-influenzali, per effettuare tamponi durante la pandemia. La volontà è dunque quella di integrare e chiarire, laddove ce ne fosse bisogno, le norme nazionali.
I punti cardine della proposta di legge, è stato spiegato, sono sostanzialmente tre. Il primo riguarda la tipologia delle attività erogabili, che è circoscritta ai servizi sanitari previsti dalla normativa vigente e alla diagnostica da sangue capillare certificata per le singole strumentazioni utilizzate.
Il secondo punto riguarda le caratteristiche dei locali: si prevede che le attività aggiuntive possano essere svolte, oltre che in spazi separati all’interno della farmacia stessa, anche in locali esterni, purché all’interno della sede farmaceutica o, nel caso gli spazi reperiti non fossero idonei ad assicurare il pieno rispetto della riservatezza, all’interno della stessa farmacia durante l’orario di chiusura. Si dispone inoltre che per erogare i servizi non possono essere utilizzate aree o strutture esterne, come gazebo o prefabbricati, salvo situazioni straordinarie autorizzate dalla autorità competente.
Altro aspetto che caratterizza la proposta di legge è un richiamo forte alla responsabilità del farmacista (titolare o direttore) che ha l’obbligo di installare e manutenere le apparecchiature utilizzate. Il farmacista dovrà inoltre rispondere dell’inesattezza dei risultati analitici, quando questa sia imputabile “a carenze nella installazione, taratura e manutenzione delle attrezzature utilizzate”, e farsi garante del rispetto della riservatezza degli utenti.
Nel corso delle audizioni il presidente e il coordinatore Farmacie di Cispel e il presidente di Federfarma Toscana hanno presentato osservazioni e indicazioni condivise rispetto alla proposta di legge. Tra queste, quella di diminuire i tempi per la comunicazione delle attività dei servizi – al momento sono previsti 60 giorni – o poter erogare i servizi nell’orario di chiusura della farmacia, pur avendo all’interno della struttura dei locali idonei.
Nel corso delle audizioni è stato anche sottolineato come la norma rappresenti un approdo naturale e necessario per le farmacie. che sono una risorsa per la sostenibilità del sistema e un presidio strategico nelle aree interne o nei territori più disagiati, dove rappresentano un primo accesso al sistema sanitario per il cittadino. Il tema sarà approfondito nelle prossime sedute con ulteriori audizioni.
Tra i servizi erogati dalle “farmacie dei servizi” sono contemplati: diagnostica su sangue capillare, attivazione di tessera sanitaria, servizi cognitivi da stabilire di concerto fra associazioni farmacie e Regione o Asl, screening del colon retto, attività di diagnostica strumentale, in particolare elettrocardiogramma, holter pressorio e spirometria, somministrazione vaccini e test diagnostici orofaringei, cup.
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NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alle disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno 2024