7 Maggio 2024

Crediti fiscali: nuove disposizioni per favorirne la circolazione

Sì a maggioranza alla proposta di legge di iniziativa consiliare. Voto favorevole a maggioranza con 26 sì (Pd, FdI e M5s) e un astenuto (Gruppo misto – Merito e Lealtà). La Lega non ha partecipato al voto

Comunicato stampa n. 0509
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Firenze – Favorire la circolazione dei crediti fiscali. La proposta di legge di iniziativa consiliare, frutto di un percorso che ha portato all’elaborazione di un testo sostitutivo unificato rispetto a due proposte di legge distinte, ha ricevuto il voto favorevole a maggioranza dell’Aula con 26 sì (Pd, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle, e un astenuto (Gruppo misto – Merito e Lealtà); il gruppo della Lega, come annunciato nel corso della discussione, non ha partecipato al voto. L’atto, come ha spiegato il presidente della commissione Affari istituzionali, è nato dopo un lungo lavoro portato avanti dalla prima commissione.

Nella proposta di legge si stabilisce che gli enti economici regionali e le società controllate dalla Regione Toscana, non inseriti nell’elenco delle amministrazioni pubbliche aggiornato ogni anno dall’ISTAT, possano acquistare i crediti fiscali dalle banche da portare in compensazione con i propri debiti fiscali e previdenziali, a condizione di disporre di proprie risorse economiche e finanziarie sufficienti per far fronte sia all’acquisto sia ai possibili rischi derivanti dalle operazioni svolte. L’ambito oggettivo di applicazione della legge è quello dei crediti che discendono dagli interventi rientranti dal cosiddetto superbonus sia sisma bonus che l’ecobonus nonché le opere di ristrutturazione edilizia mentre l’ambito soggettivo viene inquadrato nelle imprese che hanno sede legale operativa sul territorio regionale e con riferimento a interventi su immobili nel territorio regionale.

Nell’atto si stabilisce che la Regione non ha, nei confronti degli enti e delle società controllate che vorranno procedere all’acquisto, alcun obbligo normativo di finanziamento. Eventuali perdite che dovessero realizzarsi nonostante l’obbligo di cessione pro-soluto potranno essere assorbite grazie all’apposito fondo rischi che enti e società dovranno costituire. Sulla base, poi, di una ricognizione effettuata presso enti e società potenzialmente interessati dalla norma, è emerso un ammontare di debiti fiscali e previdenziali teoricamente compensabili annualmente pari a circa 5 milioni di euro.

Gli enti e le società controllate dalla Regione potranno procedere all’acquisto dei crediti fiscali dalle banche con la garanzia del pro-soluto e a fronte di un accantonamento ad un apposito fondo rischi del proprio bilancio di esercizio pari ad almeno il 20 per cento del valore nominale dei crediti acquistati. Queste previsioni sono necessarie a preservare i bilanci di enti e società che aderiranno alla facoltà consentita dalla norma contro eventuali rischi derivanti dalle operazioni di acquisto svolte.

(testo a cura di Benedetta Bernocchi e Federica Cioni)

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NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alle disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno 2024

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana