Cultura: bambini scrittori in tempi di lockdown
Presentato in Consiglio regionale il libro ‘Scrittori in erba’ (Edizioni dell’Assemblea) a cura di Sandra Landi. Ai sei piccoli autori è stata consegnata una copia della Costituzione e dello Statuto della Regione. Il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mazzeo: “Da un momento di isolamento e difficoltà è nato un messaggio di speranza per il futuro”. La presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi: “La riscoperta del valore delle parole fondamentale per esprimere emozioni, pensieri e idee”
di Paola Scuffi
Firenze – Non solo lockdown, ma soprattutto l’inizio di un’avventura: scrivere per raccontare, per esprimere emozioni, senza pensare ai voti. È quanto hanno fatto sei piccoli scrittori fiorentini: Bianca Abram, Alessandro Caretto, Sebastiano Da Silva, Tommaso Di Maria, Caterina Lioce, Matilde Sarappa che, guidati da Sandra Landi, hanno dato vita al libro ‘Scrittori in erba’, pubblicato dal Consiglio regionale della Toscana. E oggi i protagonisti – bambine e bambini tra i 10 e gli 11 anni che lo scorso anno scolastico frequentavano la quinta elementare in diverse classi con buon profitto – si sono fatti conoscere e in Consiglio regionale hanno presentato il loro lavoro, nato durante il primo lockdown, che era stato salutato con una certa disaffezione verso la scrittura in generale.
Come ha sottolineato la curatrice: “tendevano a scrivere il necessario, sempre poco e in fretta; così alcuni genitori hanno iniziato a preoccuparsi e si sono rivolti per alcuni consigli a me, che per loro sono ‘la nonna di Alessandro’”. “A questo punto mi è venuta l’idea di coinvolgerli nell’avventura di scrivere un libro, al’insegna dell’approccio ludico alla scrittura e alla lettura, sempre a distanza, su una piattaforma. Perché non reagire in modo positivo alla pandemia?”, ha spiegato. E così “ci siamo incontrati tutti insieme una volta la settimana per un’ora e mezzo, poi singolarmente per un’ora ciascuno, per far nascere l’amore per la scrittura, guardando sempre e comunque al piacere di raccontare, per suscitare condivisione nel lettore, attraverso un libro che raccoglie lavori espressi in modo singolo e in gruppo”. “Non so se i miei piccoli ‘Scrittori in erba’ diventeranno scrittori in età adulta. Ognuno avrà l’opportunità e il tempo per scoprire i propri talenti. Intanto ci siamo divertiti per un anno e offriamo, senza alcuna presunzione, i nostri risultati, con l’auspicio che qualcuno possa seguire il nostro percorso”, ha concluso Sandra Landi.
Alle parole della curatrice hanno fatto eco quelle della presidente della commissione Cultura Cristina Giachi e del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, che si sono congratulati con i ragazzi e con chi li ha affiancati, in questo particolare “progetto di didattica”.
Di una “esperienza formativa che sarà di grande aiuto nello loro scelte future”, ha parlato Cristina Giachi. “Si è trattato di un laboratorio di immersione nelle diverse applicazioni dello scrivere – ha continuato – per esercitarsi sulle potenzialità dell’uso della parola, per imparare attraverso uno strumento infallibile, ovvero la passione e il divertimento, esprimendo emozioni, pensieri e idee”. “Se a questi presupposti si unisce anche il contesto e il periodo particolare della pandemia, in cui il libro è stato elaborato, la decisione del Consiglio regionale di far pubblicare il lavoro attento di questi giovanissimi ‘Scrittori in erba’, diventa il minimo riconoscimento al loro impegno; un doveroso atto per avviare il dialogo con la nostra Istituzione e trasmettere loro un deciso segno di attenzione”, ha concluso la presidente della commissione Cultura.
“Sono qui a esprimere la nostra vicinanza, che è l’approccio che caratterizza il nostro mandato – ha sottolineato Antonio Mazzeo – Questo bel progetto è infatti in linea con l’impegno che ci siamo dati a inizio legislatura: dare voce a chi ha meno voce, e i bimbi sono coloro che hanno sofferto di più nel periodo di emergenza legato al Covid. Abbiamo dato tanti ristori a molte categorie, ma nessuno è riuscito a ripagare i piccoli dei mancati abbracci e della mancata socialità; eppure loro ci insegnano, in una sorta di contrappasso: sono riusciti a superare la difficoltà dell’isolamento e a contagiare tutti noi con la loro speranza di futuro”. “Spero che questo libro sia il primo tassello da mettere in campo, per aumentare la cultura civica di ciascuno di loro – ha continuato – con noi che siamo chiamati a prendere pezzi di insegnamento da questi piccoli, per trasferirli nell’impegno delle istituzioni, in una staffetta ideale tra generazioni per far crescere la nostra Toscana, e renderla ancora più bella e accogliente”. “Grazie Alessandro, Bianca, Caterina, Matilde, Sebastiano e Tommaso! – ha concluso il Presidente – grazie per condividere con noi i vostri pensieri e le vostre emozioni, aiutandoci ad affrontare il presente con lo sguardo fisso al domani”.
I sei bambini, che prima della presentazione hanno visitato il palazzo del Pegaso, hanno letto la loro presentazione e alcune delle opere che hanno prodotto. E al termine della lettura, il presidente Mazzeo e la presidente Giachi hanno donato loro una copia della Costituzione e dello Statuto della Regione Toscana. “È uno strumento da tenere nella vostra cassetta degli attrezzi – ha detto Mazzeo – perché diventiate protagonisti della Toscana del futuro”.
I lavori di questi giovanissimi toscani – ricchi di fantasia e capaci di parlare al cuore, attraverso racconti, poesie visive, disegni, foto, anagrammi e acrostici – verranno distribuiti negli Istituti Comprensivi di Firenze e Città Metropolitana, per stimolare la passione della scrittura e della lettura.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli e le famiglie dei piccoli scrittori.
I video
Alcuni momenti della visita a palazzo del Pegaso dei bambini autori del libro
La dichiarazione di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale
La dichiarazione di Cristina Giachi, presidente della commissione Cultura
La dichiarazione di Sandra Landi, curatrice del libro
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Chi è Sandra Landi
Scrittrice e saggista, lavora nel campo dell’antropologia culturale e delle scienze sociali, con particolare attenzione alle storie di vita. Ha collaborato e collabora con le maggiori case editrici nazionali ed è tradotta in spagnolo e in tedesco. Ha pubblicato La guerra narrata (Marsilio 1989); Ritratto a tinte forti, scritto con C. Corso (Giunti 1991, Fischer 1993, Talasa Ediciones 2000); Il quaderno di Quintilio e Il quaderno dell’insegnante (Protagon 1993); Lettere dal limbo (Morgana 1996); Donna Anna (Morgana 1996); Quanto vuoi? Clienti e prostitute si raccontano scritto in collaborazione con C. Corso (Giunti 1998); Griselda fra memoria e scrittura (Olschki 2001) Giardini di marzo (Morgana 2003), Con passione e con ragione in collaborazione con altri autori (Polistampa 2004); ha curato Leggere e scrivere in tutti i sensi (Morgana 2003), Scritture e Ri-scritture (Morgana 2005); Scrivere di scienza e di mistero (Morgana 2007); con F. Cambi ha curato Il dis-agio giovanile nella scuola del terzo millennio, (Armando 2007), L’immagine della società nella fiaba (Armando 2008), La magia nella fiaba (Armando 2010), Fiabe di tutti e di ciascuno, (Nicomp 2011); con A. Borsetti Venier Luna e l’altro (Morgana 2009); altri scritti di narrativa, poesia e saggistica sono apparsi in riviste, testi scientifici collettivi e libri d’arte. Del 2006 è SpreadingOut/ dif-fusione poetica, del 2007 Io/oI, ovvero resistere per esistere, rappresentazioni teatrali più volte replicate.
Nel 2016 ha curato De amicitia, per Nicomp L. E. Da un suo racconto è stata tratta la performance per voci, action painting, ensemble e nastro magnetico Ottavia più volte rappresentata, l’11 Gennaio 2018 è stata replicata nella Sala della Regina di Montecitorio.
L’ultimo libro “Ottavia e le altre” è uscito nel 2018 per la Casa Editrice Le Lettere e ha inaugurato il Progetto “Punte di spillo” che raccoglie 38 eventi contro la violenza sulle donne www.puntedispillo.it. Formatrice di insegnanti e Dirigente scolastica è stata Direttrice dell’Agenzia Nazionale per l’autonomia scolastica per la Toscana e l’Umbria. Organizzatrice di eventi, ha fondato l’Associazione culturale Griselda, per favorire la crescita di una cultura della diversità e dell’integrazione attraverso la lettura e la scrittura come “anticorpi per la mente”. Unisce all’impegno per la scrittura, quello politico per il movimento femminile e giovanile.