Trasporti: l’adeguamento delle tariffe locali è stato il più contenuto possibile
L’assessore Stefano Baccelli ha risposto all’interrogazione presentata dal portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega)
di Angela Feo
Firenze – “Il sistema tariffario della concessione del trasporto pubblico locale non può essere sganciato rispetto alle dinamiche inflattive. Tuttavia l’amministrazione è riuscita, tenuto conto delle richieste avanzate dall’azienda, a contenere per quanto possibile l’effetto dell’adeguamento tariffario previsto dal contratto con Autolinee Toscane”. Così l’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli ha risposto in Aula all’interrogazione presentata dal consigliere portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) in merito all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico.
“Va considerato che l’evento pandemico ha avuto effetti pesanti nel settore dei trasporti pubblici. A questo si aggiunge il rincaro del costo del carburante correlato al conflitto in Ucraina – ha aggiunto Baccelli – . In una situazione così complessa, il mancato adeguamento delle tariffe avrebbe comportato per il concessionario minori ricavi che avrebbero dovuto trovare compensazione in altro modo, ma comunque con risorse pubbliche. In alternativa, l’azienda avrebbe dovuto ridurre i costi attraverso la riduzione del servizio di trasporto in molte zone della Toscana, con effetti nefasti sull’utenza”.
“Oggi – ha commentato Landi – un cittadino toscano si trova di fronte a un aumento del biglietto per una corsa singola del 10 per cento, pagandolo 1,40 euro rispetto ai 1,20 di prima. In un anno, per chi usa il mezzo tutti i giorni, incide 50 euro. Altre regioni, come il Lazio, hanno fatto la scelta di non aumentare le tariffe del traporto pubblico locale proprio perché il caro energia pesa già sul bilancio delle famiglie, che si troverebbero ad affrontare anche il maggior costo del servizio pubblico locale. Prendiamo atto inoltre che i costi aumentano senza che a questo corrisponda un miglioramento del servizio”.