25 Novembre 2021

Agricoltura: Ente Terre, sì a bilancio di esercizio 2020

Parere favorevole a maggioranza alla proposta di delibera con il sì del Partito democratico, il no della Lega e l’astensione del Movimento 5 Stelle

Comunicato stampa n. 1252
Stampa/Salva
Condividi

di

Firenze – Parere favorevole a maggioranza al bilancio di esercizio 2020 di Ente Terre regionali toscane.  La proposta di delibera ha ricevuto il sì del Partito democratico, il no della Lega e estensione del Movimento 5 Stelle, questa mattina in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).

 

L’ex direttore dell’Ente Marco Locatelli ha fatto presente che l’emergenza Covid-19 ha segnato negativamente lo svolgimento delle attività dell’Ente con un effetto indubbio per i risultati economici anche se “nonostante le chiusure, il fatturato dell’agriturismo si è attestato su 160mila euro”.  “Il 2020 si caratterizza – afferma il direttore- anche per essere stato un punto di svolta per le assunzioni con 5 nuove unità lavorative delle quali due a tempo indeterminato già formalizzate e l’avvio delle procedure per assumere poi un trattorista e due funzionari di programmazione”.

“Il bilancio di esercizio 2020 si chiude con un utile d’esercizio di euro 470mila euro, rispetto ai 539mila euro dell’esercizio precedente, con investimenti per 537mila euro – precisa Locatelli – e si propone la riassegnazione per investimenti che riguardano soprattutto la meccanizzazione agricola e di precisione per high-tech farming”. Il valore della produzione, determinato in 3milioni 669mila ,  evidenzia una flessione del 7,59per cento rispetto al 2019 generata da una flessione di tutte le voci che lo compongono; in particolare dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 3milioni e 43mila (-2,70% rispetto al 2019). Da evidenziare l’invarianza nel 2020 del contributo regionale per il funzionamento che ammonta a 500mila euro come nel 2019, oltre ad una sostanziale invarianza dell’ammontare dei contributi regionali per l’attuazione del Piano/programma di attività 2020 (722mila euro). Il costo della produzione ammonta a 3milioni e 69mila euro, registrando una diminuzione del 6,02% rispetto al 2019.

 

Locatelli ha ricordato alcuni fiori all’occhiello di Ente terre come la tenuta di Alberese dove si “producono per la pasta di Alce Nero, oltre 2mila 470 quintali di grano” oppure “l’organizzazione del performance-test dei torelli maremmani che ha portato ad un miglioramento di questi soggetti destinati alla riproduzione”. Non sono però mancati i problemi, in particolare, per gli attacchi dei lupi che “hanno predato il 18per cento delle nascite dei vitelli” e portato ad avviare un “progetto di difesa con un investimento di 40mila euro per le recinzioni”.

 

Riguardo all’attività dell’innovazione nella tenuta di Cesa, il direttore ha parlato della comunità della pratica sull’agricoltura digitale, “una comunità formata da enti pubblici, aziende private, istituti di ricerca che si confrontano sull’agricoltura di precisione”, “un successo – ha detto- con un afflusso di oltre 70 soggetti che hanno manifestato grande interesse a dialogare”. Un altro aspetto importante è stato l’avvio di un “corso di formazione sulla sicurezza dei mezzi, fatto per la prima volta in azienda” questo “ha portato alla volontà di creare presso la tenuta di Cesa un centro regionale sulla sicurezza in agricoltura con un campo prova sulla sicurezza dei trattori che sarà un punto di riferimento regionale”. Locatelli ha ricordato le 3mila 500 parcelle sperimentali, “Cesa è riconosciuta nel settore delle sementi come luogo di test affidabili dove fare prove”. Da non dimenticare poi, il parco regionale stalloni a San rossore a Pisa dove ci sono “36 riproduttori maschi e femmine per il mantenimento delle razze toscane”, “la banca del germoplasma” e poi qualche numero per la salvaguardia e la promozione dell’agrobiodiversità “nel 2020 sono stati spesi 290mila euro a favore dei coltivatori custodi” e poi “sono stati finanziati tre progetti specifici per un valore complessivo di 80mila euro di caratterizzazione di nuove varietà che hanno riguardato l’isola d’Elba, il famoso aglione” e “un progetto in Lunigiana legato ai grani particolari”. 

Ente terre si occupa anche di gestire il patrimonio agricolo forestale regionale che “nel 2020 ha raggiunto introiti pari a 3milioni e 649mila euro” che servono “per finanziare le attività”.  Venendo alla banca della terra “nel 2020 si è raggiunta la somma di oltre 7mila 750 ettari, un’attività ancora da sviluppare e troppo orientata alla parte pubblica”. Il progetto dei Centomila Orti nel 2020 è stato rifinanziato con altri 300mila euro.

 

A Terre regionali, nel 2019 è stata assegnata la gestione della tenuta di Suvignano “nel 2020 sono stati investiti 456mila euro per la messa in sicurezza di alcune strutture”, poi  è stata “realizzata la sala dedicata a Giovanni Falcone” e “si è avviata la progettazione per la foresteria. E’ stato inaugurato il percorso delle legalità con 11 pannelli dove i cittadini possono conoscere una realtà poco nota”. 

 

In chiusura la presidente Bugetti ha messo l’accento su due aspetti: “Penso sia compito di questa commissione – ha detto –  la scelta della tipologia dei beni e l’indirizzo da dare sui beni che eventualmente saranno attribuiti alla Banca della terra. È importante capire come valorizzare quel settore soprattutto in previsione dell’arrivo delle risorse dai fondi strutturali.” “L’altra cosa interessante – ha concluso – è capire come mettere a valore il patrimonio di tutto il demanio regionale”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana