Impianti sportivi: sì a nuovo stanziamento e priorità a nuovi progetti, mozione unanime
Presentata da Italia viva, primo firmatario il capogruppo Stefano Scaramelli, accolto emendamento Pd-FdI: “Stanziare 10milioni di euro anche per il 2022. Premialità per chi si è già presentato nel 2021”
Firenze – La Regione dovrà stanziare 10milioni di euro anche nel 2022 a sostegno dell’impiantistica sportiva ed elaborare “nuovi criteri per l’assegnazione delle risorse, valorizzando maggiormente e in via prioritaria da un lato gli interventi nei piccoli Comuni e dall’altro opere ancora da realizzare, con progetti definitivi o esecutivi, al cospetto di opere già concluse”. Questo è quanto dispone una mozione presentata da Italia viva, primo firmatario il capogruppo Stefano Scaramelli, che il Consiglio ha approvato con voto unanime nella seduta di questa mattina, mercoledì 24 novembre.
“Il bando sugli impianti sportivi è importante, l’impegno economico molto positivo, auspichiamo che possa essere replicato”, spiega Scaramelli nel corso dell’illustrazione all’Aula. “Vogliamo provare a dare indirizzi. È opportuno che per il prossimo bando si dia priorità non tanto a interventi già conclusi, che hanno già trovato copertura economica, quanto ai progetti esecutivi e definitivi. La Toscana tutta – dice ancora Scaramelli – ha bisogno di essere aiutata nel fare nuovi impianti sportivi. Sono oltre 200 le domande arrivate quest’anno, tanti Comuni presenteranno nuovi progetti. Mi fa piacere che più partiti abbiano lavorato al testo finale”, conclude il capogruppo di Italia viva, che accoglie un emendamento proposto da Fratelli d’Italia e Partito democratico.
“Devo ringraziare Scaramelli, ma dobbiamo partire dalla genesi di questa iniziativa, dalla comunicazione di Giani dell’anno scorso – dichiara Giovanni Galli, che annuncia il voto favorevole della Lega e chiede di sottoscrivere la mozione –. Aspettavamo che il presidente ci dicesse qualcosa. Presentai una proposta di risoluzione su punti di forza e criticità del provvedimento, con richiesta di censimento degli impianti sportivi (palestre, piscine… )”. Dopo un anno, spiega Galli, “il 26 ottobre scorso, in occasione di un incontro a Prato con il presidente del Coni, Malagò, Giani ci ha fatto sapere che l’istruttoria per l’individuazione degli aventi diritto era ancora in corso. Oggi ad appena un mese di distanza, abbiamo già tutta la lista di fondi assegnati, con tetto massimo 400mila euro: la maggior parte degli impianti che hanno beneficiato del bando appartengono a Scandicci, Campi Bisenzio, Castelfiorentino, Calenzano, Bagno a Ripoli. La cosa mi lascia perplesso, c’è qualcosa che non torna e va rivisto”. Bisogna rivedere i criteri di assegnazione, ripete Galli, “perché i prossimi 10milioni e anche i fondi del Pnrr vadano a chi ne ha diritto e non soltanto a società e città benedette”. La questione, spiega ancora Galli, chiama in causa la regolarità catastale: “Quasi tutti gli impianti sportivi, per piccole anomalie, non sono in regola. Presenterò un documento, abbiamo il dovere e l’obbligo di fare un censimento, chiediamo alle società di autodenunciarsi, non andiamo a punire chi deve adeguarsi alle normative, creiamo le condizioni perché tutti possano avere l’accesso ai fondi”.
“Vicenda particolare e questione molto seria”, sostiene Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia). “Così come è stato definito e gestito dagli uffici, questo non è un bando per impianti sportivi. Siamo andati a finanziare altre opere. Su 75 progetti finanziati, sono 35 i progetti già finiti e 40 quelli in corso. Abbiamo già dato i soldi a chi aveva già concluso i lavori. Questa gestione non può andare avanti. Oltre ai primi 75, pensavamo che anche gli altri progetti fossero stati valutati, ma abbiamo verificato che non è così. Si è trattato di un bando di dubbia interpretazione, arrivato a settembre-ottobre 2021. Vorremmo cercare di dare un indirizzo per il prossimo anno, che salvaguardi chi ha perso tempo e denaro per presentare progetti nuovi. Dal territorio abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni, da Comuni di ogni colore politico. Ne sono rimasti fuori 140. Il diritto di fare sport vale dappertutto – prosegue Capecchi –, non si privilegino i bacini d’utenza. Si deve premiare la realizzazione di nuovi impianti sportivi. L’emendamento chiede di intervenire al fine di prevedere adeguati finanziamenti e in particolare a elaborare nuovi criteri per l’assegnazione delle risorse”, prevedendo “premialità per progetti già presentati nel bando 2021”.
“Dal dibattito sono emersi spunti interessanti, con Capecchi e Scaramelli ho presentato un emendamento a questa mozione. Si è mancato però di sottolineare un fatto importante: siamo di fronte a uno stanziamento per l’impiantistica sportiva che non aveva precedenti”, dice Andrea Vannucci (Pd). “Non può passare inosservato il fatto politico: la Regione mette dieci milioni di euro sull’impiantistica sportiva, si tratta di una linea di caratterizzazione della politica di questa legislatura. Sposiamo il principio di accrescere il patrimonio e premiare progetti nuovi – prosegue Vannucci –, ma salutiamo come grande notizia positiva che la Regione abbia messo al centro la questione dell’impiantistica sportiva in particolare e dello sport in generale”. Si può ancora migliorare: “Il bando non prevedeva possibilità di partecipazione per le Università, sono impianti pubblici frequentati dai nostro ragazzi, giusto tenerne conto”.
La consigliera Silvia Noferi annuncia il voto favorevole del Movimento 5 stelle parlando di “bellissima mozione” e si rivolge al Partito democratico “per sapere se abbia previsto copertura economica delle disposizione contenute in questo atto d’indirizzo, visto che una mia proposta era stata bocciata con quella motivazione”.
Secondo Marco Stella (Forza Italia) “il tema è di estrema attualità e merita un ragionamento molto più complesso. Ritengo sia un errore che il presidente della Giunta tenga per sé le deleghe allo sport. Si apra una riflessione”. Il consigliere ricorda di aver “presentato una proposta di legge sull’impiantistica sportiva: la legge regionale 21 del 2015 è vecchia. Plaudo all’accordo per le bollette delle società sportive raggiunto ieri dall’assessore Monni con alcuni distributori di energia elettrica”. Sullo sport, obietta Stella “la Regione però è latente ormai da troppi anni. Questo bando non è niente, non possiamo accontentarci. I 10milioni non sono valore aggiunto, nessuno ha pensato al sostegno alle società sportive. In Toscana ci sono più di 6mila impianti, di questi funzionanti circa 5mila 500, ma il modello di gestione è obsoleto”.
La mozione “non può che essere condivisibile” anche a giudizio del capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, che però rileva “un conflitto di fondo. Non siamo di fronte a 10milioni destinati allo sport: questo bando stanzia 4milioni e 500mila euro a favore di 28 Comuni che potranno stornare soldi alle buche sulla strada e i restanti 6milioni ad altri 29 a favore di Comuni per lavori destinati a impianti sportivi. I soldi assegnati a Comuni che hanno già concluso i lavori e messo a bilancio le somme serviranno ad altro, non alla pratica sportiva. Per regalare 4milioni e 500mila euro, una sorta di bonus Natale, a 28 Comuni della Toscana non c’era bisogno di andare a prendere i soldi destinati al fondo per impianti sportivi. si poteva pescare da un’altra parte”.
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La dichiarazione di Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva