Aula: approvato il bilancio di esercizio 2022 di Ente Terre Regionali Toscane
La proposta di delibera illustrata in Aula dal consigliere Mario Puppa con l’intervento della consigliera Anna Paris, entrambi del Pd
Firenze – È stato approvato dall’aula la proposta di delibera sul bilancio di esercizio 2022 dell’Ente Terre Regionali Toscane con 22 voti favorevoli e due voti contrari del Movimento 5 Stelle. Un bilancio che si chiude con un utile pari a 598mila in diminuzione del 5,45 per cento rispetto al 2021 pari a 632mila 769 euro.
Il provvedimento è stato illustrato in aula dal vicepresidente della commissione Agricoltura Mario Puppa (Pd), che ha ricordato che la mission dell’Ente è quella di sviluppare iniziative in termini di ricerca, sperimentazione e dimostrazione in campo agricolo e forestale e che tra le diverse funzioni affidate ci sono la gestione della Banca della Terra come strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria ai terreni agricoli e forestali; l’approvazione di indirizzi operativi per la gestione dei beni del Patrimonio agricolo forestale regionale (PAFR) anche determinando gli obiettivi da conseguire in termini di proventi; la verifica di conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli enti gestori; la gestione delle aziende agricole e di altre superfici agricole e forestali di sua proprietà.
L’Ente si occupa, inoltre di tutelare e valorizzare le produzioni agricole e forestali e le risorse genetiche autoctone toscane; di gestire il parco stalloni regionale; di promuovere, coordinare e attuare interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo dell’economia verde e di coordinare l’iniziativa Centomila orti in Toscana. Il Bilancio ha anche ricevuto il parere favorevole dei revisori contabili.
Parlando di numeri il valore della produzione registra un incremento del 13,91 per cento rispetto all’esercizio precedente, passando da 3milioni 660mila euro del 2021 a 4milioni 169mila del 2022 dei quali i ricavi delle vendite e delle prestazioni registrano un incremento del 9,88 per cento, da 3milioni 133mila a 3milioni 442mila. Nei ricavi rientrano i contributi per l’attuazione del Piano di attività per 728mila euro; il contributo ordinario per il funzionamento per 500mila euro; 130mila dalla Regione per la copertura delle spese annuali di personale a seguito della rimodulazione della dotazione organica e ancora, i contributi per l’erogazione di benefici a terzi pari a 37mila 519euro di cui 18mila come contributo di 240mila euro destinato all’Azienda agricola di Suvignano.
Riguardo ai costi della produzione si attestano a 3milioni 405mila euro registrando un incremento del 17,89 per cento rispetto al 2021 il cui importo era pari a 2milioni 889mila. Tra i costi segnaliamo gli acquisti di beni ammontano a 326mila euro in aumento (+29,5 per cento) imputabile principalmente al maggior costo sostenuto per l’acquisto di carburante (27mila 280) e per i costi sostenuti per il Progetto MA4SURE (Mediterranean Agroecosystems for Sustainability and Resilience under Climate Change) per 36mila euro. L’acquisto di servizi ammonta a un milione 244mila euro in crescita del 18,65 per cento rispetto al 2021, principalmente per maggiori spese per le utenze, per manutenzione e assistenza, per maggiori spese sostenute per i servizi della Banca Germoplasma. Il personale ha un costo di un milione 315mila euro con un incremento del 14,6 per cento rispetto al 2021. La gestione caratteristica (valore della produzione – costi della produzione) presenta un saldo positivo pari a 763mila 562 euro in lieve diminuzione rispetto al 2021 (771mila 105 euro).
Riguardo allo stato di attuazione degli investimenti, per il 2022, l’Ente comunica che a fronte di quelli programmati per 2milioni 327mila euro ne ha realizzati per 382mila 230euro.
La consigliera Anna Paris (Pd) è intervenuta sottolineando che “una partecipata è la Società Agricola Suvignano che ha la necessità di essere potenziata per la sua attività agricola. Pertanto la Regione ha modificato, con proprio atto, la struttura societaria passando da un amministratore unico a tre membri con la necessità che uno dei tre membri del Cda sia un imprenditore agricolo professionale (IAP) per consentire di aumentare la produttività dell’azienda. È importante conservare tale modifica. Inoltre, nel 2023, si è modificato lo Statuto inserendo tra le mission dell’azienda anche la legalità per effettuare corsi di formazione e quindi un assist all’azienda per poter partecipare ai bandi nazionali e reperire ulteriori risorse”.
testo a cura di Benedetta Bernocchi e Riccardo Ferrucci