12 Ottobre 2023

Sanità: Agenzia regionale, via libera dell’Aula al bilancio d’esercizio 2022

 Approvata a maggioranza la proposta di delibera con i voti favorevoli di Pd e Italia Viva, contrari FdI, Lega, Forza Italia e M5S

Comunicato stampa n. 1038
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Firenze – Via libera al bilancio di esercizio 2022 dell’Agenzia regionale di sanità, da parte del Consiglio regionale della Toscana, a maggioranza alla proposta di delibera con il voto favorevole del Pd e di Italia Viva, contrari Lega, FdI, Forza Italia, M5S.

Il bilancio ammonta a 2.736 milioni di euro. Di questo, l’80 per cento viene impiegato per le spese per il personale, il 12 per cento per la gestione di immobili e attrezzature, il 5 per cento per il funzionamento degli organi dell’Agenzia. L’utile ammonta a 76.849 euro. L’atto stabilisce che l’utile di esercizio di Ars sia così ripartito: 15.369 euro, pari al 20 per cento, destinato a riserva legale per la copertura di perdite future, in applicazione della normativa vigente; 61.479 mila euro, pari all’80 per cento, da restituire alla Regione. A questo proposito, dato che è nella facoltà del Consiglio regionale disporre che il restante 80 per cento dell’utile sia riassegnato, in tutto o in parte, all’ente per la realizzazione di investimenti o per finanziare le funzioni di ricerca per attività scientifiche e nuove progettualità, “l’Aula – ha spiegato il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni (Pd) – su proposta della commissione Sanità, ha stabilito che quest’ultima somma sia restituita ad Ars. Ars dovrà usarla per effettuare una ricerca sull’uso della sanità privata non convenzionata da parte dei cittadini toscani, con riferimenti di benchmark rispetto a periodi precedenti”.

Sostegni ha ricordato che “Ars pur non avendo incrementi di finanziamento da molti anni e avendo fatto anche attività di restrizione delle risorse, è riuscita a garantire un livello di attività e ricerca scientifica fondamentale per la conoscenza del sistema sanitario regionale e per tutto il livello di decisioni che prendiamo”.

“Il fatto che l’agenzia regionale di sanità spenda quasi per intero il proprio bilancio per pagare lo stipendio dei dipendenti – ha detto Diego Petrucci (FdI) – e che gli avanzino dei soldi è preoccupante. Vorrei che Ars – ha aggiunto – dicesse quanto sono necessari i primariati che abbiamo, se sia meglio avere più centri di alta intensità che a volte si sovrappongono o se sia meglio sviluppare le cure domiciliari e territoriali o quanto sia giusto o sbagliato sovraesporsi su alcune spese. Mi piacerebbe avere una valutazione per sapere se questi sforamenti di spesa erano necessari o se si tratti di errori fatti”. L’Agenzia, ha concluso Petrucci, “è uno strumento fondamentale per una regione che impegna in sanità l’80 per cento del proprio bilancio ma lavora male. Vorremmo un’agenzia che lavora in modo diverso con regole di ingaggio differenti”.

“È un bilancio consolidato e per l’approvazione non siamo fuori dai tempi di legge”, è intervenuta Donatella Spadi (Pd), ricordando che “Ars ha un piano di attività che approviamo in commissione Sanità e se vogliamo qualcosa possiamo chiederlo e metterlo nei loro piano di attività. Al di là della funzione rivolta al Consiglio e alla Giunta – continua Spadi – alla quale fornisce dati e monitoraggio, Ars è un punto di riferimento per tutti gli operatori sanitari della regione, si preoccupa di valutare e analizzare i dati e di sviluppare procedure migliori, ha un ruolo importante e di supporto al sistema regionale”.

Andrea Ulmi (Lega) ha espresso voto contrario all’atto anche “se – ha detto – il bilancio di Ars è ineccepibile dal punto di vista ragionieristico. Dovremmo dare direttive ben precise ad Ars in modo che risponda, tramite i suoi studi, a certe prerogative”. E ancora, “abbiamo un’idea di sanità diversa da quella che ci viene sottoposta e imposta da 50 anni di governo della sinistra. Ars – ha concluso – non ha le mire e le attenzioni nella risoluzione dei problemi che affliggono la nostra sanità”.

Silvia Noferi (M5S) è intervenuta per ribadire: “Bisognerebbe che il presidente Sostegni spiegasse alla dirigente di Ars di fornire i dati ai consiglieri, è auspicabile che fosse uno strumento nelle mani dei consiglieri”.

“Mi piacerebbe che Ars – ha aggiunto Maurizio Sguanci (Iv) – iniziasse ad interessarsi del tema della scadenza dei farmaci. Il bilancio mi pare ineccepibile”.

(di Benedetta Bernocchi e Cecilia Meli)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana