Trasporti: la situazione sui protocolli firmati dalla Regione con Ministero infrastrutture e Autostrade per l’Italia
La risposta dell’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli ad un’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Elisa Tozzi Gruppo Misto – Toscana Domani)

Di Pufui PcPifpef - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74151702
Scarica ImmagineFirenze – In merito all’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Elisa Tozzi (Gruppo Misto – Toscana Domani) che chiede notizie relative al protocollo d’intesa firmato a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e trasporti, per la realizzazione ed il completamento di alcuni interventi che il presidente della Regione Toscana ha definito strategici per lo sviluppo del territorio regionale e che ha lo scopo di dare impulso ad alcune opere già avviate e insieme di gettare le basi per altre programmate ha risposto in aula l’assessore alla Mobilità Stefano Baccelli.
L’assessore, riferendosi al protocollo sottoscritto con il Ministero Infrastrutture (MIT) e con Autostrade per l’Italia (ASPI), ha precisato che gli interventi autostradali in carico ad ASPI sul territorio toscano sono in parte da avviare ed in parte in corso. La Regione attua un monitoraggio ed una sollecitazione continua tesa ad eliminare quei fattori ostativi che ad oggi rendono ancora non cantierabili interventi di particolare importanza, come l’ampliamento a tre corsie fra Firenze e Pistoia dell’A11 o l’ampliamento a tre corsie fra Incisa e Valdarno dell’A1. Per quanto riguarda la ricostruzione del ponte di “Ricavo” – ha ricordato l’assessore Baccelli – si stabilisce che tale intervento, per l’importanza che riveste per l’area industriale, possa essere realizzato da ASPI senza attendere l’avvio dei lavori per la terza corsia. Infatti l’intervento è inserito quale prescrizione del comune di Reggello recepita dalla Regione e condivisa anche dal MIT.
La consigliera regionale Elisa Tozzi ritiene importante fare un focus sull’emergenza cantieri che sembra infinita, con opere infrastrutturali che non si concludono mai e che rappresentano una vera emergenza nazionale. L’importante è che questo protocollo non sia solo una dichiarazione d’intenti, ma produca risultati concreti. Si sono accumulati ritardi di due/tre anni e nel protocollo mancano riferimenti temporali per le opere minori. Sarebbe importante avere una comunicazione ed un aggiornamento costante da parte dell’assessorato competente e anche per il ponte di “Ricavo” non abbiamo ancora certezze su chi deve farlo e in quali tempi.