Sanità: strutture residenziali e Asp, via alle audizioni
Nella commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ascoltati anche i rappresentanti del Consiglio dei cittadini per la salute
di Cecilia Meli
Firenze – La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha svolto questa mattina, giovedì 29 giugno, una tornata di audizioni su due proposte di legge: la numero 174 che prevede la disposizione di un chilometro minimo di distanza tra le strutture residenziali soggette ad autorizzazione secondo la legge 41 del 2005; la numero 182 che prevede disposizioni in merito alla trasformazione delle aziende di servizi alla persona (Asp). Entrambe, presentate da un gruppo di consiglieri del Pd, vedono come primo firmatario Enrico Sostegni.
Sono stati ascoltati i rappresentanti di Legacoop, Aret e Anaste, che hanno espresso il loro parere favorevole, sottolineando però la necessità di avere una visione complessiva, un quadro chiaro dei bisogni, un maggiore flessibilità e una programmazione dei servizi che registrano sempre più difficoltà. Nella prossima seduta saranno ascoltati anche Anci ed altri organismi.
Nella stessa seduta si è svolta anche l’audizione sulla relazione dell’attività del Consiglio dei Cittadini per la salute, che deve essere fatta annualmente.
Il Consiglio dei cittadini per la salute è un organismo che fa parte degli strumenti di partecipazione previsti dalla legge 75/2017, per consentire un’attiva partecipazione degli utenti alla pianificazione, programmazione e al buon funzionamento dei servizi sanitari. La sua prerogativa fondamentale è quella di consentire la collaborazione da parte dei cittadini ai processi di disegno e sviluppo dei servizi sanitari, attraverso il loro contributo al processo decisionale e al monitoraggio dell’equità di accesso e della qualità e sicurezza delle risposte.
Il Consiglio dei cittadini è stato istituito nel 2018 e, dopo la scadenza del precedente, è stato ricostituito nel 2021 ed è insediato da due anni. Numerosi i gruppi di lavoro attivati, tra cui quelli sulle liste di attesa e sulle case di comunità.