5 Giugno 2023

Il presidente Mazzeo in visita al Monastero di Siloe: “Questa è la Toscana di pace, accoglienze e benessere”

Su un alto colle che domina la valle dell’Ombrone e guarda da non molto lontano il Monte Amiata e la Val d’Orcia, sorge il Monastero benedettino di Siloe. È immerso nel verde, nei pressi di una fonte d’acqua, a un chilometro dal paese di Poggi del Sasso e a 10 chilometri da Paganico, nel grossetano. Dal 1997 la Comunità di monaci, 8 in tutto, vive e opera in un monastero unico nel suo genere, un’opera dell’architetto Edoardo Milesi, una costruzione votata alla sostenibilità in dialogo con gli elementi naturali e circondato da opere d’arte contemporanea, arte frutto degli scarti.

Un luogo di rigenerazione dell’anima, di silenzio, fede e spiritualità. Siloe come la fonte segreta e provvidenziale che forniva l’acqua a Gerusalemme, quando la città era sotto assedio.

Siloe, la fonte dove dal vangelo di Giovanni, Gesù fece bagnare il cieco per guarirlo.

Dalla sua fondazione la Comunità Monastica di Siloe è diventata in pochi anni un centro di ricerca spirituale, di riflessione e salvaguardia del creato.

Un luogo straordinario in Toscana, che il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha voluto conoscere e visitare insieme alla consigliera regionale Donatella Spadi.

Siloe è un luogo di silenzio come fonte di azione e gioia, ritorno alla purezza di gentilezza senza parole, come una strada invisibile capace di accogliere, nell’umiltà. Siloe è un luogo di dialogo in cui i monaci accolgono il mondo esterno, nelle iniziative culturali delle “Giornate di Siloe per la custodia del creato” e il “Siloe film festival” con convegni, dibattiti e incontri nell’anfiteatro sotto le stelle. Siloe ospita anche visitatori e fedeli, guidandoli nella riflessione attraverso le vigne, gli uliveti e i boschi recuperati dall’abbandono, nel solco dell’enciclica di “Laudato si'” di Papa Francesco nella cura dell’ambiente naturale e delle persone.

A Siloe la forza rigeneratrice della bellezza, permette di trovare la propria strada, su un nuovo cammino. Ma il Monastero stesso è in divenire: con il grande cantiere attivo della nuova chiesa che si andrà ad aggiungere alla cappella della luce.

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