22 Marzo 2023

Capodanno dell’Annunciazione ad Arezzo il 24-25-26 marzo

Tutto è pronto, Arezzo si prepara ad accogliere l’edizione 2023 delle celebrazioni per il Capodanno dell’Annunciazione. Da venerdì 24 a domenica 26 marzo, la città della Giostra del Saracino ospita, in collaborazione con il Comitato regionale delle rievocazioni storiche della Toscana, il corteo storico del 25 marzo, al quale parteciperanno i gruppi di rievocazione storica provenienti da tutte le Province della Toscana. Ricco il programma degli eventi intorno al giorno in cui, fino al 1749, la Toscana faceva iniziare il nuovo anno.

Arezzo ha omaggiato il Consiglio regionale e la Regione Toscana con lo scettro con il Pegaso d’argento simbolo della Capodanno dell’Annunciazione che di anno in anno passerà di mano alla città che ospiterà le celebrazioni.

Il Capodanno dell’Annunciazione è la festa dell’identità e delle radici culturali della Toscana presentata oggi in Consiglio regionale dal presidente Antonio Mazzeo insieme al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, con Roberta Bernini presidente del Comitato rievocazioni Storiche della Toscana e Federico Scapecchi assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Arezzo. Insieme a loro anche il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci e i consiglieri regionali Elena Rosignoli e Gabriele Veneri che fanno parte del comitato regionale delle rievocazioni storiche e il consigliere regionale Marco Stella.

Il Corteo Storico del Capodanno dell’Annunciazione grazie alla mozione di Gabriele Veneri ed Elena Rosignoli approvata dal Consiglio regionale della Toscana all’unanimità rientra nel calendario annuale delle manifestazioni di rievocazioni storiche in Toscana.

Ma perché si celebra il Capodanno dell’Annunciazione? Il “Capodanno dell’Annunciazione” ricorda che l’anno civile, fino al 1749, in Toscana, iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la festa dell’Annunciazione, l’Incarnazione, in corrispondenza del 9° mese antecedente la nascita di Gesù.

Nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano che fissava l’inizio dell’anno al 1º gennaio, ma Firenze ed altre città toscane – Lucca, Pisa, Prato, Siena, continuarono a considerare il 25 marzo come il loro Capodanno. Nel 1749 il Granduca Francesco III di Lorena fissò anche per la Toscana il 1º gennaio come data iniziale dell’anno civile, come già in vigore nel resto d’Italia e d’Europa.

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