Storia: online i saggi di Augusto Cesare Ambrosi
La pubblicazione grazie al Museo italiano dell’immaginario folklorico. Il presidente dell’Assemblea legislativa Mazzeo: “I suoi studi fatti con serietà, rigore e sobrietà, parole che devono tornare di moda nella politica”. Valdo Spini: “Un intellettuale che ha amato davvero la sua terra”. Il consigliere Puppa: “Un lascito che valorizzerà il museo”
Firenze – Augusto Cesare Ambrosi ha trovato casa nel Museo italiano dell’immaginario folklorico di San Michele-Piazza al Serchio (LU) dove si possono trovare online i saggi di uno storico di valore che era nato a Casola in Lunigiana nel 1919 e che ha vissuto con impegno e dedizione per raccontare e valorizzare la storia della sua terra.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, a palazzo del Pegaso, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha sottolineato il valore del suo grande lavoro: “E’ bello rappresentare la nostra toscana diffusa e Ambrosi rappresenta la figura di un uomo che ha studiato e che con determinazione ha approfondito, che amava la sua terra e che si è messo a disposizione per vent’anni delle istituzioni. Arte, storia, cultura, conoscenza del territorio, amore per l’altro, in questi scritti ritroviamo quegli anni di impegno sociale, civile, politico ed è un messaggio di speranza verso i più giovani: impegnarsi per la propria comunità è bello”.
Antonio Mazzeo ha parlato di Ambrosi come di una figura di spicco della Lunigiana. “I suoi studi – ha concluso – erano fatti con serietà, rigore e sobrietà. Parole che devono tornare di moda nella nostra politica”.
Il consigliere regionale Mario Puppa ha messo in evidenza il valore del Museo italiano dell’immaginario folklorico: “Si tratta di una realtà importantissima per il territorio nazionale e in particolar modo per la Garfagnana e la provincia di Lucca. In quel museo che raccoglie oltre 200mila racconti della tradizione orale folklorica, con tante fiabe e racconti inediti, oggi possiamo trovare un patrimonio importante che è quello del lascito di Ambrosi, che lo arricchirà nel tempo”.
A ricordare lo storico, la figlia, Alma Ambrosi: “E’ stato un pioniere di quella che chiamiamo oggi la valorizzazione. Si è reso conto per primo che in Lunigiana era necessario prima di tutto creare una cultura del territorio. E poi aveva pensato che fosse necessario far si che i beni storici della zona potessero diventare un qualcosa che dava un ritorno agli abitanti. Per questo ha dedicato tutta la sua vita alla valorizzazione dei castelli, dei musei. In particolare se le statue stele oggi sono conosciute e sono un simbolo della Lunigiana è grazie a lui e anche noi come famiglia, con l’aiuto che gli abbiamo dato, ci sentiamo parte integrante di questo amore”.
A valorizzare la figura di Augusto Cesare Ambrosi, Valdo Spini, scrittore e politico, docente presso l’Università degli studi di Firenze: “E’ stato importante sia come amministratore locale, era sindaco di Casola in Lunigiana, che come intellettuale che si è veramente applicato alla storia della sua terra. Io l’ho conosciuto quando giovanissimo deputato presentai una legge sui castelli della Lunigiana, il secondo complesso in Italia dopo la Valle d’Aosta. E ricordo sempre il suo incoraggiamento totale e sincero che ci aiutò molto”.
Valdo Spini ha proposto durante la conferenza stampa una campagna per proporre i castelli della Lunigiana come patrimonio dell’Unesco e una legge regionale per il loro mantenimento sempre più costoso.
Lo scrittore Corrado Leoni è l’’ideatore di questa particolare raccolta: “Insieme a mia moglie abbiamo creato questo format. Augusto Ambrosi è stato un suo insegnante e quando ci parlavo era rapita da questo personaggio. Ho trovato i suoi libri e poi le sue ricerche che sono disperse su almeno una cinquantina di riviste. E allora abbiamo deciso di metterle insieme digitalizzandole, seguendo la biografia che ha fatto la figlia Alma. La difficoltà è stata poi quella di trovare qualcuno che mettesse questo lavoro in rete. Otto mesi fa abbiamo incontrato Umberto Bertolini che è l’anima del Museo italiano dell’immaginario folklorico, che attraverso i volontari ha reso il nostro sogno realtà”. Umberto Bertolini che è intervenuto alla conferenza stampa a cui era presente anche Lucia Ambrosi, sorella di Alma.