Istituzioni: Mazzeo, insieme per un’Europa che guarda al futuro
I saluti del presidente del Consiglio Antonio Mazzeo – alla lectio magistralis “Europa: radici e prospettive” di Paolo Grossi, al Cinema La Compagnia a Firenze – e della presidente della commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali Cristina Giachi
In un videomessaggio il saluto accorato del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, che – non potendo partecipare alla lectio magistralis “Europa: radici e prospettive” di Paolo Grossi, professore emerito dell’Università di Firenze e Presidente emerito della Corte Costituzionale – ha salutato organizzatori e pubblico.
“Benvenuti nella casa delle toscane e dei toscani, e soprattutto grazie per questa splendida iniziativa, grazie al professor Grossi, che approfondirà il tema dell’Europa, per riflettere insieme su come possiamo guardare con speranza al futuro che verrà”. Così il presidente dell’Assemblea toscana, che non ha mancato di rivolgere un particolare ringraziamento anche a Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali: “permettetemi di salutare la presidente Giachi, impegnata in questo primo anno di legislatura a ri-mettere la cultura al centro del nostra azione politica”.
E rivolgendosi a tutti i relatori e partecipanti Mazzeo è passato alle proposte concrete: “Potremo raccogliere tutti gli spunti che oggi ci darete in una pubblicazione, edita dal Consiglio regionale, che vorrei portare nelle scuole della Toscana, così come ho già fatto con la Costituzione, e vi assicuro che è stato per me il momento più bello, avendo deciso di investire molto nel rapporto con le ragazze e i ragazzi della nostra terra; e anche questo documento sull’Europa sarà importante metterlo a disposizione del confronto con le giovani generazioni”.
“A tutti noi il dovere di tenere viva la fiaccola di Ventotene, quella sorta di utopia dei popoli europei, teorizzata da Altiero Spinelli, accesasi nel momento più buio della storia, e che ancora oggi ci sprona a rilanciare attraverso il lavoro condiviso; e con il presidente Mario Draghi possiamo giocare un ruolo importante”.
“La pandemia ci ha lasciato tante ferite ma ci ha anche detto che solo se restiamo uniti possiamo farcela”, ha continuato il presidente, soffermandosi sui diritti alla salute ma anche sul lavoro: “un bimbo che nasce a Zeri deve avere le stesse opportunità di uno che nasce a Firenze”. E sul fronte del lavoro: “penso alla battaglia degli operai della Gkn, che ci vede a fianco dei lavoratori”.
Solo due aperture di cuore sui bisogni del nostro tempo, per affermare che “i prossimi mesi rappresenteranno una sfida cruciale della democrazia, dello Stato di diritto tra pesi e contrappesi di poteri, per coltivare insieme il sogno di un’Europa più forte, affinché i diritti di tutti siano non solo sulla carta”. “Ancora grazie per una delle iniziative più importanti di questa Legislatura e ancora grazie al professor Grossi, che saprà indicarci la strada giusta da percorrere per tenere alti i valori della democrazia e dell’Europa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la presidente Cristina Giachi: “con la presenza di Paolo Grossi, professore emerito e presidente emerito della Corte Costituzione, e con la sua lectio magistralis oggi abbiamo l’opportunità di riflettere sull’Europa e le sue radici e personalmente credo che il pensiero giuridico rappresenti una cifra da recuperare tra i fondamenti di una comune identità europea”. “Per questo il magistero saldo del professor Grossi è garanzia di lume sulla ricerca intellettuale di quelle radici dell’Europa che sono l’unico fondamento delle sue prospettive – ha continuato Giachi – quello di Europa rapita da Zeus è un mito di migrazione e di ricerca, perché una volta stabilitasi a Creta, Europa fu inseguita e cercata dai fratelli. Mi piace pensare che noi, come loro, la cerchiamo guidati dal sapere e dalla conoscenza”, ha concluso la presidente.